Lui è Zeus, possente dio di niente, undici anni (forse più) sui quali trascina i suoi 40 chili (forse più) di vecchiaia e di stanchezza. Quando tutti fanno chiasso, prima fra tutti la sua giovane chiassosissima compagna di ventura, lui resta disteso, vigile e regale, silente come un asceta, in una compostezza d’altri mondi. Di Zeus non si sente mai la voce, solo quel silenzio coronato di spine. Avrebbe l’età per abbaiare storie, raccontarle ai nipotini. È certo che con quella stazza, quel pelo lucente alla faccia delle sventure, dev’essere stato un gran cane, le zanne possenti, la figura imponente, dev’essere stato un gran guardiano prima che qualcuno decidesse che non serviva più. Di quel che era conserva lo sguardo che guarda senza sfida e senza rassegnazione. Doveva andare così, sembra sapere, e questo è tutto. Eppure quello sguardo si rimpicciolisce grato come quello di un bambino quando gli capita di poter cacciare il naso fuori dalle sbarre e fare un giretto sulle zampe malferme, il passo che inciampa, claudicante. Avrebbe l’età per un giaciglio caldo, il conforto di una famiglia intorno, due coccole e qualche antidoto al dolore che lo rimbambisce, come accade ai vecchi. Di questo avrebbe bisogno invece di quest’ospizio dove nessuno gli ha chiesto se per il suo corpo stanco il cemento fosse meglio della ghiaia, dove non è consentito portargli nemmeno una coperta. E un po’ di fresco quando l’estate brucia, sotto le fronde di un albero vecchio e grosso come lui. Di certo non gli resta troppo, ma Zeus per sè non chiede niente, niente giochi sfrenati, niente corse e grandi passeggiate come quand’era un re leone. Eppure gli basterebbe poco. Un giardinetto dove riposare sull’erba soffice. Un cuscino per l’inverno fra quattro mura accanto ad un umano per amico, finalmente un amico vero. Nonno Zeus è un pastore tedesco purissimo. Si trova nel canile comunale di Cassano delle Murge. Pronto a rimettersi in gioco, ma solo per la famiglia che lo merita. Info al 3922156074